L’esordio I lib-dem entrano nella stanza dei bottoni

Alla fine si è deciso. Nick Clegg, il giovane leader che nonostante la mancata esplosione elettorale è riuscito a portare il partito liberaldemocratico al governo, ha accettato la sfida della piena responsabilità: con i conservatori sarà una vera e propria coalizione. Una scelta “europea”, in linea col personaggio. I tempi della svolta sono stati frenetici e solo nelle ultime ore le riserve sono state sciolte. Ancora ieri pomeriggio sembrava aperta la strada dell’accordo con i laburisti, favorita dal passo indietro del premier Gordon Brown. Ma quando è apparso chiaro che quell’intesa era comunque impossibile, gli indugi sono stati rotti. Subito è stata fissata una riunione tra tory e liberali, incentrata a quel punto sui dettagli di un accordo di governo ormai inevitabile.

E mentre Brown andava dalla regina a dimettersi e Cameron si preparava a seguirlo per ricevere l’incarico di formare il nuovo esecutivo, Nick Clegg sapeva quale sarebbe stato il suo ruolo da oggi in poi: partner di governo, sia pure di minoranza. Una nuova, grande avventura per i «piccoli» libdem.

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