L'atmosfera che si respira è descritta da Alessia Badini, responsabile dell'ufficio tecnico del Comune di Sori: «Siamo imbarazzati dalla nostra stessa contentezza». Una felicità, la sua, che fa il paio con quella di tutti i protagonisti di «Sori Si-Cura», il progetto finanziato dalla Regione e nato dalla collaborazione della civica amministrazione con il ministero di Giustizia e le cooperative sociali per il reinserimento di soggetti con problemi penali. Il bilancio finale è positivo e dissipa le iniziali paure per l'idea del sindaco, Luigi Castagnola: adibire quattro ex detenuti, per 6 mesi, alla manutenzione e alla pulizia di aree pubbliche. Storie drammatiche, vicende di emarginazione per cui il progetto desiderava scrivere un lieto fine. «Due di loro hanno abbandonato e sono stati rimpiazzati - spiega il sindaco - ma in altri due casi abbiamo ottenuto un grande risultato sul piano umano».
A tracciare la filosofia delliniziativa è Manuel Sericano del Consorzio sociale Agorà, una delle associazioni aderenti allo Sportello Informativo, ente ponte tra detenzione e libertà: «Abbiamo voluto affrontare il tema della sicurezza partendo da chi rappresenta il problema». La soluzione? «Piccole iniziative - conclude Sandra Rivara, anch'ella dell'Agorà - facilmente gestibili e controllabili».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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