«Sono sereno come quando sono andato a sposarmi 46 anni fa e non ho mai preso un euro». Lo ha detto lex presidente della Regione e attuale consigliere regionale di An, Giovanni Pace, prima di essere ascoltato in Procura a Pescara dai magistrati che stanno indagando sui conti della sanità in Abruzzo. «Sono fedele anche nel ruolo pubblico - ha aggiunto Pace - sempre attento alle spese, alla correttezza e credo di poter dire a voi che se qualcuno mi avesse dato 100mila euro e io li avessi presi, sarei un cretino. Perché io come presidente del Teatro Stabile Abruzzese, ho rinunciato, per 5 anni di seguito, a uno stipendio che era pari al 75% di quello che io percepivo come presidente della Regione. Se vi fate i conti - ha sottolineato - sono 600 milioni grossomodo di vecchie lire, 300mila euro. Un cretino rinuncia a 300mila euro per prendersene 100mila da chi poi non lo so».
Pace ha detto di augurarsi «che le ragioni della Regione non siano state aggredite, travolte, tradite». Sul fatto che la Procura avrebbe chiesto il suo arresto, lex presidente ha detto di averlo letto sui giornali: «Non ne sapevo nulla».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.