L’Expo 2015 c’è, ma i soldi no

Expo 2015, la candidatura c’è, peccato che non ci siano i soldi. Motivo: c’erano nella Finanziaria, ma il governo ha pensato bene di toglierli. Ed ecco arrivare le proteste. Parla Maurizio Lupi, di Forza Italia: «Ci vogliono dieci milioni solo per le spese promozionali. Nella manovra c’erano...». La speranza è che adesso vengano rimessi al loro posto per rendere possibile l’operazione. E ieri in piazza Argentina gli azzurri hanno raccolto le firme contro la Finanziaria. Sulla questione si è espresso anche il presidente della Regione, Roberto Formigoni: ha parlato di manovra «punitiva» che «scontenta gli elettori del centrosinistra ed è criticata da esponenti della maggioranza». Sulle stesse posizioni l’azzurra Mariastella Gelmini. «Si penalizzano le imprese e si crea un clima di sfiducia nelle fasce più deboli».

Poi i complimenti al sindaco Letizia Moratti, che «ha messo all’angolo Prodi che era attratto dalle sirene di Napoli e Torino». D’accordo col sindaco il direttore del Piccolo Teatro, Sergio Escobar, secondo cui la «cultura deve diventare per Milano laboratorio per l’elaborazione di un modello di sviluppo. E l’Expo è l’occasione giusta».

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