L’hotel se lo scelgono da soli e l’azienda paga 1,5 milioni

da Milano

I piloti di Alitalia respingono con sdegno l’accusa di essere una casta di privilegiati. Ma la compagnia di bandiera deve pagare oltre un milione e mezzo di euro di conti d’alberghi, scelti in base «a parametri qualitativi soggetti ai preventivi gradimenti obbligatori» dei piloti, come previsto da accordi sindacali. In sostanza: dove va a dormire il comandante quando giunge a destinazione? L’hotel se lo sceglie lui altrimenti nisba. Ed è difficile credere che dopo aver fatto atterrare un Boeing uno si accontenti di ostello o di un motel. Meglio un letto comodo, frigobar, tv, bagno, doccia e magari un salottino.

Risultato: gli alberghi sono una delle voci più consistenti del debito contratto da Alitalia nei confronti di fornitori e per le quali il tribunale avrebbe autorizzato eccezioni al blocco dei crediti precedenti al 29 agosto con scadenza fino a 30 giorni. È quanto si legge nel provvedimento emesso dal giudice delegato Gentili in merito all’istanza con la quale il commissario straordinario Augusto Fantozzi presentava richiesta per procedere a pagamenti indilazionabili.

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