Dopo il brodino svizzero, un piatto di pasta (non allamatriciana, perché la Lazio ha fatto la sua parte, ma in bianco, come si addice ai convalescenti). I piccoli passi, propri dei palleggiatori rossoneri, devono essere anche quelli della strategia per uscire dal pantano. Vista laria che tira, la grandeur, questanno, meglio lasciarla ai Bauscia, che già vedono, nelle smargiassate del Professorino portoghese, il riflesso dellantico Mago Helenio. Ma forse è vero che «non tutto il male viene per nuocere». Forse lassenza di Pirlo, attorno al quale da oltre un lustro la squadra gira («pirla», in milanese, però nel senso buono), può indurre a fare di necessità virtù, spostando qualche rotella dellingranaggio e, soprattutto, oliando gli arrugginiti schemi che frullano in testa a Carlo il Buono. Costruirsi, pezzo dopo pezzo, una fisionomia normale, per il Milan europeo e mondiale, è una sfida ardita.
Richiede energie fisiche (Ambrosini, Borriello, Flamini, Gattuso, Jankulovski, eventualmente Senderos) e mentali (tutti, senza distinzioni). Dopo il passaggio del ciclone Ibra, domenica prossima, ne sapremo qualcosa di più.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.