L’incognita Le Pen: senza firme niente candidatura

I sondaggi dicono che è tutt’altro che un’outsider: sarebbe perlomeno terza dopo il favorito François Hollande e il presidente uscente Nicolas Sarkozy. Eppure Marine Le Pen potrebbe non arrivare mai al giorno cruciale, quello del voto. La leader del Front National, il partito di estrema destra che ha ereditato dal padre Jean-Marie insieme con la sua tempra, deve fare i conti con una formalità elettorale che potrebbe rivelarsi un ostacolo insormontabile. Non è detto, infatti, che Le Pen ce la farà a raggiungere le 500 firme di sindaci e amministratori locali previste dalla Costituzione per essere ammessi alla corsa all’Eliseo. All’origine dell’ostacolo ci sarebbe il timore di molti politici locali di spendere il proprio nome per consentire la candidatura di una leader controversa e irriverente.

In suo favore si è speso il centrista François Bayrou, secondo cui la possibile esclusione di Le Pen «pone una seria questione per la democrazia». La vicenda è diventata un caso nazionale. La soluzione potrebbe essere l’anonimato dei firmatari. Sulla questione, dopo il ricorso del FN, deciderà entro il 22 febbraio il Consiglio costituzionale.

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