da Roma
Imam Yahya Pallavicini (Coreis), si aspettava una reazione così dalla Libia?
«Io tendo più a considerare unopinione quella di Saif el Islam Gheddafi. Poi, forse, ha esagerato nel trarre conclusioni minacciose. Il presidente del Consiglio italiano potrà considerare anche questi aspetti, ma deve fare gli interessi del Paese e non può subire nessuna minaccia».
Contesta il metodo, e nel merito?
«Posso comprendere una critica da parte del mondo islamico che non dimentica la provocazione dellallora ministro Calderoli, ma ricordo che quella stessa provocazione gli costò la poltrona. Fu lo stesso presidente Berlusconi a riconoscere lerrore e a invitarlo alle dimissioni».
Voi come vi rapportereste a Calderoli ministro?
«Noi non siamo daccordo con una condanna preventiva di Calderoli, a ognuno bisogna dare la possibilità di esprimere con i fatti la propria funzione di governo».
Come vede i rapporti dellislam con il prossimo governo?
«Se la sicurezza sarà una priorità, definire un dialogo con lislam moderato potrà creare una maggiore stabilità.
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