L'editoria a lutto per la scomparsa di Roberto Cerati

Il suo nome è legato in modo indissolubile alla Einaudi, che ha guidato per anni. Ma anche a Milano, dove ha a lungo operato. È morto venerdì sera nella sua casa milanese Roberto Cerati, 90 anni compiuti lo scorso marzo, storico presidente della casa editrice dello struzzo. Novarese di nascita, ma milanese di adozione, Cerati si è laureato alla Cattolica di Milano con una tesi su Pirandello. Sotto la Madonnina, dove è morto venerdì sera, il primo incontro con Einaudi, nel 1945. L'assessore alla Cultura della Regione Lombardia, Cristina Cappellini esprime «le più sentite condoglianze, anche a nome del presidente Roberto Maroni». «Cerati - ha detto Cappellini - è stato un grande milanese di adozione che ha contribuito molto alla grandezza culturale della città e della Lombardia tutta». «Ho appreso con tristezza la notizia della scomparsa di Cerati.

È stato una figura di primo piano del mondo editoriale svolgendo un ruolo essenziale nello sviluppo della casa editrice Einaudi» si legge nel messaggio che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato alla famiglia di Cerati.

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