Mal di smog: Lega e Pdl litigano, i giudici indagano anche Penati

La lotta all’inquinamento manda fuori strada il centrodestra e, in vista della campagna elettorale, inaugura la gara a chi la spara più grossa. La Lega lancia il referendum per introdurre le targhe alterne, a Palazzo Marino un gruppo di consiglieri guidati da Barbara Ciabò si unisce alla richiesta di misure di emergenza antismog proposte anche dal presidente della Provincia, Guido Podestà. Mentre il sindaco e la Regione invitano a non cedere alla demagogia e a dedicarsi all’applicazione di misure strutturali già introdotte o da introdurre. E nei veleni delle polveri sottili finisce anche l’ex presidente di Palazzo Isimbardi, Filippo Penati iscritto nel registro degli indagati per inquinamento insieme a Letizia Moratti, Roberto Formigoni e il suo successore, Guido Podestà.

Ancora un «atto dovuto» da parte dei magistrati che nelle scorse settimane hanno aperto un fascicolo sulle presunte responsabilità degli enti locali sull’inquinamento dell’aria. Anche Penati, nel corso del suo mandato, non avrebbe preso provvedimenti sufficienti per tutelare la salute pubblica.

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