«Il piano industriale di Alitalia è una dichiarazione di guerra al Nord e alla sua economia». Non ha usato mezzi termini il capogruppo alla Camera Roberto Maroni annunciando ieri a Palazzo Marino lautunno caldo della Lega. Lordine è di Umberto Bossi, nessuno sconto alla compagnia di bandiera che ha annunciato il ritiro da Malpensa per puntare su Fiumicino. «I lombardi pagano per la solita guerra di Roma contro Milano», tuona Matteo Salvini. «Ma la Lega reagirà con tutti i mezzi - annunciano Salvini e Maroni, a fianco del capo dei senatori Roberto Castelli -. Organizzeremo manifestazioni da far impallidire quelle viste negli ultimi anni». Lega in piazza, dunque, con cortei, manifestazioni, raccolte di firme.
E poi una mozione parlamentare che impegni il governo «a respingere il piano proposto da Alitalia in quanto incompatibile con logiche industriali». Il rischio? «Un danno di un punto e mezzo per il Pil della Lombardia - spiega Castelli -. Almeno 16 miliardi di euro allanno per leconomia del Nord e dunque per tutto il Paese». (...)- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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