Lamministrazione della Corte d'Appello è prossima al «fallimento». Mancano fondi, personale, strumenti. E se la situazione era già critica ora i tagli annunciati, gli effetti del decreto legge Bersani e le conseguenze dell'indulto sembrano chiudere ogni prospettiva di sopravvivenza. Il presidente della Corte dAppello, Giuseppe Grechi, lancia quello che ormai, come dice, «non è più un allarme ma un vero grido di dolore per una situazione che ormai è arrivata al punto di non ritorno». Due giorni fa il magistrato è stato costretto a ridurre le udienze da 5 a 4 alla settimana per ciascuna sezione. In più il presidente ha disposto che ogni sezione termini entro le 14 «data l'impossibilità di erogare straordinari agli assistenti, i cui riposi compensativi risulterebbero nocivi per la stessa funzionalità minima dei servizi».
Soprattutto, ha invitato le sezioni a privilegiare i processi a carico di detenuti e quelli relativi ai reati più gravi o che, comunque, non rientrano «nel provvedimento di indulto», e «per i quali le pene applicabili siano presumibilmente eseguibili». Uno screening che, secondo Grechi, «in ogni caso non è a costo umano zero».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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