Mantovano: "Mastella propone un altro indulto"

Il senatore di An: "Quando si è votato l’indulto, egli ha trattato con sufficienza il rilievo che si sarebbe trattato di un rimedio temporaneo al sovraffollamento; oggi segnala che si è già oltre i limiti della capienza e che in 18 mesi si arriverà alla situazione pre-indulto"

Roma - "Qualche giorno fa il ministro della Giustizia ha auspicato la modifica in senso restrittivo della legge Gozzini, da cui deriva l’incremento dei soggetti da tenere in carcere; oggi lo stesso ministro esalta le virtù deflattive dell’indulto, chiedendosi che cosa sarebbe accaduto se esso non ci fosse stato". Lo dice il senatore Alfredo Mantovano. "Al momento del varo dell’atto di clemenza, Mastella -prosegue l’esponente di An- aveva accolto più ordini del giorno volti al potenziamento delle strutture penitenziarie; oggi lamenta il mancato potenziamento delle strutture medesime: cioè, se la prende con sé stesso per non averle realizzate. Quando si è votato l’indulto, egli ha trattato con sufficienza il rilievo che si sarebbe trattato di un rimedio temporaneo al sovraffollamento; oggi segnala che si è già oltre i limiti della capienza e che in 18 mesi si arriverà alla situazione pre-indulto.

L’unico dato positivo di questo quadro schizofrenico è che fra 18 mesi Mastella non sarà più Guardasigilli; ciò rassicura sul fatto che non ci sarà un nuovo indulto, come la singolare conferenza stampa di oggi del ministro Clemente lascia immaginare che voglia riproporre".

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