Su una cosa sono daccordo i rivali Dario Franceschini e Pierluigi Bersani: escludere dalla gara il «terzo incomodo» Ignazio Marino (nella foto). Rispondono picche a ogni sua richiesta di confronto, anche se lui da giorni insiste per un dibattito a tre davanti agli elettori. Il chirurgo prestato alla politica è amareggiato e denuncia: «Sono arrabbiato, preoccupato. Vedo aprirsi uno scenario che è il contrario di quello che ho in mente per il futuro del Pd.
Il rifiuto di Bersani e Franceschini non è altro che il sabotaggio della democrazia interna e un insulto nei confronti dei nostri iscritti». Marino si rende lentamente conto dei metodi dei suoi compagni: «Il partito non può essere democratico solo di nome», attacca.
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