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Maroni «Basta barconi, a Lampedusa solo turisti»

«Dobbiamo un risarcimento morale e materiale a Lampedusa». Perché quest’isola «deve essere conosciuta nel mondo come una delle più belle del Mediterraneo, e non come la porta di ingresso dell’immigrazione clandestina». È l’impegno di Roberto Maroni, ieri in visita nell’isola. «Il modo migliore per risarcirla - ha spiegato il ministro dell’Interno – è chiudere la partita degli sbarchi e promuovere l’immagine di Lampedusa come l’isola delle tante bellezze naturali». Obiettivo per il 2009 è segnare la fine dell’emergenza: «Basta barconi, a Lampedusa vogliamo solo turisti». Maroni ha ricordato che dopo gli ultimi sbarchi il governo ha preteso dalla Libia l’attuazione del piano che prevede il controllo capillare delle coste e il rimpatrio di tutti i clandestini. Il ministro, infine, ha annunciato che proprio a Lampedusa si svolgerà a fine maggio la riunione dei ministri di Interno e Giustizia del G8, «per far capire loro cosa vuol dire convivere con il fenomeno dell’immigrazione clandestina». Un problema che gli abitanti dell’isola conoscono bene, da anni.

Proprio ieri un barcone con a bordo 300 migranti è stato soccorso dalla Marina Militare: i clandestini sono stati trasportati nel Centro di accoglienza dell’isola, che ospita già mille persone (la capienza è di 700).

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