Meno spese e qualche vendita: così il nuovo rettore chiede la svolta

È un cambio di marcia nella gestione dell’ateneo genovese quello chiesto dal rettore Giacomo Deferrari con il bilancio 2009, approvato ieri all’unanimità dal consiglio di amministrazione: un documento da quasi 316 milioni di euro all’insegna della razionalizzazione della spesa. Fra gli elementi significativi introdotti una riorganizzazione interna con l’obiettivo di una maggiore efficienza ed il reperimento di risorse attraverso l’alienazione di alcuni beni. Alla formazione vanno 32 milioni di euro. Sarà razionalizzata l’offerta formativa pre e post-laurea specie in base al numero di studenti, risultati e domanda territoriale. Alla ricerca sono destinati 18,5 milioni (oltre 10,6 per borse di dottorato e quasi 6 per assegni di ricerca). Ulteriori fondi potranno venire da entrate per progetti nazionali e internazionali. A borse di studio e attività promozionali due milioni.

Il reclutamento, si legge nel documento, dovrà indirizzarsi verso una soluzione almeno parziale al problema dei precari Adeguati investimenti potranno essere realizzati attraverso l’alienazione di alcuni parcheggi, dell’ex Magistero e della Saiwetta, per almeno 8 milioni di euro.

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