Messina, tre incognite sul voto

Domani inizia il ballottaggio ma i ricorsi al Tar potrebbero invalidare tutto

da Milano

Domani e lunedì Messina sceglierà il nuovo sindaco, dopo due anni di commissariamento. Ma la parola fine è lontana, visto che sul ballottaggio tra Luigi Ragno (Cdl) e Francantonio Genovese (Unione), separati al primo turno da appena 367 voti, incombe la pesante incognita di tre ricorsi. Il primo, presentato al Tar, riguarda l’uso del simbolo del Nuovo Psi, altri due riguardano l’ineleggibilità del candidato dell’Unione Genovese per «conflitto d'interesse» in base alla legge regionale siciliana, in quanto avrebbe delle comproprietà in società proprietarie di almeno due immobili che sono affittati al Comune di Messina. È possibile dunque che in extremis il pretendente al ballottaggio potrebbe essere Nunzio Romeo, candidato della lista autonomista di Raffaele Lombardo e terzo incomodo con il 7,36%. L’esito del ricorso al Tar sul simbolo del Nuovo Psi si saprà solo la prossima settimana.

Se il Tar dovesse riammettere la lista del Nuovo Psi di De Michelis il risultato sarebbe quello dell’annullamento del voto sin dal primo turno con il ritorno alle urne in primavera. Sull’ineleggibilità di Genovese si attende che la commissione elettorale di Messina si esprima in tempi brevi.

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