Metrò chiusi, Milano in ostaggio dello sciopero

Metrò chiusi, Milano in ostaggio dello sciopero

Saracinesche della metropolitana chiuse e tram fuori servizio: giornata di passione ieri a Milano per il trasporto pubblico urbano. Lo sciopero, proclamato da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt, Ugl trasporti e Cisal-Faisa, ha lasciato a piedi i milanesi nelle fasce orarie più critiche: dalle 8,45 alle 15 e dalle 18 fino al termine del servizio. Milano in ginocchio soprattutto in centro, a porta Genova e nei dintorni della stazione centrale: i pendolari sono stati costretti a usare le proprie auto per spostarsi. I ghisa sono rimasti in servizio fino a cessata emergenza, per pattugliare le strade più trafficate. Secondo Dario Balotta, segretario Fit-Cisl Lombardia, a Milano l’adesione è stata del 100 per cento sulla rete metropolitana, e del 90 per cento su quella di superficie.

Ma Atm replica: «In realtà l’adesione è del 59,8% per i mezzi di superficie, mentre per la metropolitana si è proceduto alla chiusura per motivi di sicurezza». La solita guerra delle cifre con un’unica certezza: i milanesi ieri sono rimasti a piedi.

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