Una giornata di festa, ma non troppo, quella della Liberazione per il sindaco. Che si concede un bagno di folla, ripercorrendo il corteo a ritroso una volta arrivato in piazza Duomo, forse anche per scacciare il pensiero delle contestazioni ricevute in piazza San Babila.
Arrivato in piazza Pisapia viene fischiato dal comitato No Canal: «Novanta milioni per rovinare i nostri parchi... Pisapia venduto, sei uguale agli altri». «Ma sapete di chi sono i soldi?» chiede. «Non cambia, il progetto non va bene, bisognerebbe fermarlo» la replica. «Vergogna! Questa sarebbe la democrazia partecipata?!» urlano ancora i rappresentanti del comitato. Ma a quel punto interviene il vicesindaco Lucia de Cesaris che si infuria: «Siete voi che dovete vergognarvi, voi non sapete cos'è la democrazia».
Il sindaco minimizza: «I contestatori? Erano solo due persone, noi qui siamo oltre centomila. Io sento la voce dei futuri 3,2 milioni di abitanti della città metropolitana che sono favorevoli». Ma il presidente della Provincia Podestà attacca: «La vicenda è stata gestita male dal Comune».
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