Sul reddito di cittadinanza l'accordo c'è. E l'accordo nel centrodestra è perché non si tratti di un «contributo a pioggia» che finisca nelle tasche dei «fannulloni». Più un aiuto per il «reinserimento lavorativo» che una beneficenza indiscriminata insomma. È finito così il vertice convocato ieri dal governatore Roberto Maroni sempre più deciso a non mollare sulla sua proposta di un «reddito di cittadinanza». Un intervento che però, dopo le critiche dello stesso segretario leghista Matteo Salvini che l'aveva definita «elemosina di Stato» trovandosi più in linea con la coordinatrice azzurra Mariastella Gelmini, ha ora assunto sembianze ben diverse dal sussidio indiscriminato proposto da Beppe Grillo.
E alla fine la Regione parla di «un piano straordinario contro la povertà e per l'inclusione sociale, integrato dalle politiche attive per il lavoro e destinato ai cittadini italiani residenti in Lombardia almeno da cinque anni». E così il rito ambrosiano alla solidarietà sociale potrebbe concretizzarsi in un sussidio di 700 euro mensili».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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