Il corteo pacifico prova a bruciare le banche

Il corteo pacifico prova a bruciare le banche

C’era tutta la sinistra estrema ieri in piazza a Milano. Poco meno di diecimila persone, al grido di «Occupyamo piazza Affari» hanno attraversato la città per quasi cinque chilometri, da piazza Medaglie d’Oro a piazza Affari. Con poliziotti e carabinieri a ogni angolo e gli elicotteri che sorvolavano minacciosi il cielo senza sosta. Ma «deludendo» le nefaste aspettative della vigilia di questa manifestazione che, si pensava, avrebbe visto i Disobbedienti mettere a ferro e fuoco Milano. A parte le scritte sui muri contro il governo Monti (tante), infatti, anche i bancomat danneggiati sono stati meno del solito. «Meteo Milano: nessun cambiamento di vento rilevato» recitava uno striscione sulla fiancata di un camion in corteo.

E così è stato. Tuttavia, quando a mezzogiorno, alla barriera di Melegnano, su due pullman di manifestanti provenienti da Napoli, la Digos ha sequestrato mazze, passamontagna occhialini per lacrimogeni, si era temuto il peggio.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica