La prima falla si era aperta poco più di un anno fa, quando la Provincia si sfilò da Expo lasciando in eredità mancati finanziamenti per 60 milioni di euro, e costringendo il governo a metterci una (costosissima) toppa. A distanza di un anno, il problema si ripropone. E ancora un volta, per qualcosa come 60 milioni. È la quota che il commissario Giuseppe Sala si aspetta dalla Camera di Commercio di Milano, e che l'ente non ha ancora versato. Il punto però è che quei soldi ci sono, ma sono bloccati. In un cortocircuito molto tutto italiano. Cosa accade? Che all'atto di nascita di Expo 2015 spa, la Camera di commercio entra con una partecipazione del 10%, una quota che viene calcolata in un finanziamento nell'evento pari a circa 60 milioni per il triennio.
Via Meravigli, però, per statuto non può contribuire a fondo perduto, ma deve vincolare quello stanziamento a una contropartita infrastrutturale che possa rispondere alle finalità di servizio dell'ente. L'intesa venne così raggiunta sul Padiglione Italia. Peccato che nel 2011 nasce Arexpo spa e tra i suoi asset c'è anche il Padiglione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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