Expo, per Renzi è «verybella» ma non manda 143 milioni

Nell'anno dell'Esposizione il Comune si prepara a votare un Bilancio al buio Silenzio sui servizi extra e sui fondi per compensare il passaggio da Imu a Tasi

Sabato scorso il premier Matteo Renzi ha calcato la passerella dell'Hangar Bicocca e sul palco dell'«Expo delle idee» ha dato la carica agli amministratori e al popolo che lavora intorno all'Esposizione, dai ricercatori ai testimonial. Il 2015 sarà «l'anno felix» ha ribadito prendendo a prestito il sito creato dal collega ministro alla Cultura Dario Franceschini che tutto sarà «verybello». Persino il sindaco Giuliano Pisapia, ha detto peste e corna del leader del Pd in questo periodo, si era quasi rigalvanizzato. Ma l'assessore al Bilancio Francesca Balzani due giorni fa è volata a Roma per incontrare il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan con la delegazione Anci guidata da Piero Fassino, e i segnali di attenzione verso la città dell'Expo sono rimasti piuttosto bassi. Quantificabili, per ora, in 143 milioni di euro.

Non si sarebbe parlato in quella sede dei 54 milioni - su 114 - che mancano all'appello per coprire i servizi straordinari (dalla raccolta rifiuti ai trasporti ai controlli dei vigili) nei 6 mesi dell'Expo. E ballano 89 milioni del fondo compensativo per il passaggio da Imu a tasi.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica