Un regalo speciale per i cent'anni. Il sindaco Beppe Sala ha consegnato ieri l'Ambrogino d'oro a Pio Bruni (nella foto), classe 1918, reduce di Russia e forse l'ultimo testimone diretto (a 27 anni) dell'incontro avvenuto il 25 aprile 1945 tra Benito Mussolini e Ildefonso Schuster in piazza Fontana prima che la resa tedesca diventasse di dominio pubblico. Mentre Milano insorgeva il cardinale tentò un'ultima mediazione tra il capo dei fascisti e gli uomini della Resistenza e il giovane capitano era lì.
Non hanno parlato di quegli anni ieri il sindaco e Bruni che ha tagliato il traguardo dei cent'anni domenica, ma ha festeggiato ieri nella sua casa a Brera circondato da una squadra di nipoti e figli, tanto che Sala pubblicando la foto su Instagram ha commentato scherzosamente «cent'anni di (non) solitudine».
Hanno chiacchierato piuttosto della crescita di Milano e di cavalli, visto che Pio Bruni è un grande nome per il mondo dell'ippica italiana, già presidente onorario della Sire (Società per l'incoraggiamento delle razze equine) e del Comitato nazionale galoppo.
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