Integrare i rom? La sinistra frena

E all'ennesima violenza, anche la sinistra ammette che l'integrazione dei rom non è sempre possibile. Due giorni fa in via Idro è scoppiata l'ennesima maxi-rissa tra famiglie nomadi, con coltelli e forconi. Anche una ragazzina di quindici anni è stata arrestata per tentato omicidio. Ed ora anche Mirko Mazzali (Sel), presidente della commissione Sicurezza, chiede la chiusura del campo.
Un tema, quello degli accampamenti rom, che scotta. Oggi doppiamente. A Palazzo Reale si tiene infatti il convegno promosso dal Consiglio d'Europa per illustrare due progetti per l'«inclusione delle popolazioni rom e sinti», uno incentrato sulla governance democratica e la partecipazione delle comunità, l'altro sull'impegno dei Comuni per lo sviluppo delle politiche pubbliche a favore dei nomadi e «per una migliore comprensione delle problematiche delle minoranze linguistiche». Ad aprire i lavori intorno alle ore 10 sarà il sindaco Giuliano Pisapia. Tra i primi interventi, quello del ministro all'Integrazione Cecile Kyenge, che sarà accolta in piazzetta Reale da un sit-in di protesta della Lega.


Il segretario provinciale del Carroccio Igor Iezzi l'ha ribattezzata il «ministro alla disintegrazione» e assicura, «ci saremo anche noi, ma a spiegare che a Milano prima vengono i cittadini milanesi. Poi, forse penseremo agli altri».

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