Almeno cento capi di Stato sono attesi a Milano nel 2015 in occasione dell'Expo. «Saremo sotto gli occhi del mondo», ha detto ieri l'ad Giuseppe Sala spiegando che «cresce l'interesse internazionale per un progetto al quale hanno già aderito 113 Paesi». Una cifra che ha già superato il budget preventivato, ha spiegato Sala firmando al Viminale insieme al capo della polizia Antonio Manganelli e con il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri, la «Convenzione per la prevenzione dei crimini informatici sui sistemi di gestione per le infrastrutture critiche» a Expo 2015. Previsto uno scambio di informazioni per contrastare eventuali attacchi informatici o danneggiamenti alle infrastrutture critiche di Expo, la segnalazione immediata delle emergenze relative a minacce o danni subiti dalla rete che gestisce i sistemi informatici e l'identificazione dell'origine degli attacchi.
Ieri, intanto, il governatore e commissario generale Roberto Formigoni è tornato sulla polemica con il Comune per i ritardi nei lavori delle infrastrutture: due linee metropolitane M4 ed M5 e la strada Zara-Expo.
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