Nuovo ad a Trenord «Così ripartiremo»

Lo chiamano «il ferroviere». In effetti Luigi Legnani, leva 1948, nuovo amministratore delegato di Trenord, si occupa di treni da quasi quarant'anni. «Non vendo fumo - annuncia lui, fresco di nomina - non l'ho mai fatto nella mia carriera, sono una persona pragmatica e quando mi chiamano ferroviere apprezzo questa definizione». La prima mossa dell'amministratore nominato al posto di Giuseppe Biesuz (agli arresti domiciliari) è quella di rinnovare le scuse ai pendolari dopo il dicembre nero di ritardi e soppressioni a raffica.
«Siamo ben consapevoli che i problemi siano seri - ammette Legnani - e c'è stata una sottostima della complessità dell'operazione informatica».

Il nuovo software per gestire orari dei treni e turni dei macchinisti (quello costato 1,5 milioni di euro) non è ancora stato ripristinato. «Tornerà in funzione solo dopo la simulazione» garantisce l'ad. Legnani affronterà il nodo dei rimborsi ai pendolari e del contratto dei macchinisti: «Abbiamo bisogno di un clima positivo».

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