Quando la provocazione degenera in blasfemia e finisce nel calderone della Milano che ci fa vergognare. Accade tutto tra le mura dell'università Statale. Il gruppo GayStatale, che combatte le discriminazioni legate all'orientamento sessuale, organizza un cineforum dal titolo «Omosessualità e religione». E cosa fa per pubblicizzare i tre incontri? Prende una fotografia di Papa Ratzinger e lo trucca da drag queen. Con tanto di rossetto rosso, ombretto sugli occhi e sopracciglia disegnate con l'eyeliner. Una carnevalata, secondo il gruppo, di sintetizzare i due concetti di sacralità e omosessualità. Questo è il modo in cui chi chiede tolleranza utilizza i soldi pubblici della Statale. Già perché l'iniziativa rientra tra le voci per cui il gruppo studentesco ha ricevuto finanziamenti dal rettorato.
Per la precisione 4mila euro, di cui 360 euro per coprire le spese del cineforum legate ai diritti Siae e 351 euro per la pubblicità. Dura la posizione del consigliere cattolico di Fi Matteo Forte: «Questo è vilipendio all'autorità religiosa».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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