Tra Pdl e Lega «fumata grigia» Partita a scacchi sul Pirellone

Un'alleanza tra Pdl e Lega solo in Lombardia per appoggiare la candidatura di Roberto Maroni e mani libere a Roma? «Non è possibile», ha detto Silvio Berlusconi uscendo dalla villa di via Rovani dove si era appena concluso il vertice con il Carroccio. E a cui, invece dello stesso maroni rimasto in via Bellerio, si è presentato l'ex ministro Roberto Calderoli. E durissima la reazione del governatore Roberto Formigoni: «La Lega si conferma - ha twittato - nulla dà e tutto pretende. Viva Albertini Presidente». Si complica la corsa del centrodestra alla successione di Roberto Formigoni. Sull'accordo Berlusconi dice di sperare «che si possa fare, però non è una cosa obbligatoria perché pensiamo di avere possibilità di vincere anche se andassimo separati».

E su Gabriele Albertini che in una seconda lettera gli ha ribadito di non avere nessuna intenzione di rinunciare alla candidatura all'ombra del progetto centrista (o neodemocristiano) di Mario Monti, Berlusconi ha detto «ormai è così, non insisto più». Comunque «non c'è un ostacolo Albertini dirimente sull'accordo fra noi e la Lega».

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