Pdl, il nodo delle candidature (con l'incubo delle vendette)

L'accordo tra Pdl e Lega sembra quasi cosa fatta ma è solo la prima tappa di una serie di scelte che riguarderanno la politica lombarda. Una volta archiviata definitivamente la questione delle alleanze, depositando i simboli collegati (termine ultimo il 12 gennaio) si passerà ai capitoli successivi. E il nodo delle candidature sembra non facile da sciogliere. Rimangono infatti da mettere insieme le tessere di due mosaici per le politiche e per le regionali. Le trattative fervono e, come sempre accade in questi casi, si tira da una parte e dell'altra. La questione più importante riguarda il caso Formigoni. Il presidente della Regione sta trattando con il segretario del Pdl, Angelino Alfano, il destino suo e di altre persone a lui vicine. Ma la sorte di Formigoni è legata a quella di altri politici come Claudio Scajola.

Entrambi sono indagati e - si ragiona nel partito - o saranno candidati o saranno esclusi entrambi.
E la Lega, con il segretario lombardo Matteo Salvini, chiede l'abolizione dell'Imu e di tassare le prostitute. La Germania, spiega, incassa 4 miliardi di euro, quanto la tassa sulla casa.

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