Pisapia mette già le mani avanti: «Facciamo votare anche i 16enni»

Martedì si celebrerà la messa da requiem per la Provincia di Milano. Ieri è stata una giornata dura per il presidente uscente Guido Podestà che ha incontrato il ministro dell'Interno e leader Ncd Angelino Alfano, mentre in serata ha riunito i suoi fedelissimi per studiare il da farsi: dimettersi o rimanere in carica a titolo gratuito fino al 31 dicembre. Dal 1 gennaio, infatti, il sindaco di Milano diventerà sindaco della città metropolitana, un passaggio che Valerio Onida, costituzionalista ed ex presidente della Consulta definisce «incostituzionale».
Quella per l'elezione diretta del sindaco metropolitano è una battaglia che sta portando avanti lo stesso Giuliano Pisapia, insieme al collega della Capitale Ignazio Marino che ieri si sono confrontati sul tema al convegno «Città metropolitane, per un nuovo governo del territorio».

«Finalmente si parte, anche se un sindaco che non ha la capacità di essere riconosciuto dai propri cittadini tramite elezione diretta è più debole» ha detto Pisapia. Il sindaco ha poi chiesto che al più presto possano votare anche i 16enni, «quanto meno per gli enti locali».

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