Per salvare Expo arriva Renzi (e ad aspettarlo c'è pure Grillo)

Fermare i delinquenti e mandare avanti l'Expo. È l'obiettivo proclamato dal presidente del consiglio, Matteo Renzi, oggi a Milano. Il premier, che ha di fatto commissariato Expo, dichiara l'intenzione di risollevare le sorti dell'Esposizione, travolta dalle inchieste che ne hanno appannato l'immagine nel Paese e nel mondo. Ma oggi a Milano sarà anche la giornata del guastatore Beppe Grillo. Il leader del Movimento Cinque Stelle arriva con intenzioni diametralmente opposte. «Fermiamo l'Expo» è lo slogan disfattista. L'impressione è che i lavori in vista del 2015 siano diventati l'ennesimo terreno di campagna elettorale.
Intanto Giuseppe Sala, in commissione Antimafia, critica Palazzo Marino per non aver seguito la sua proposta che avrebbe agevolato i lavori Expo.

«Di fronte alla complessità dei lavori, la prima cosa che segnalai dopo un mese dalla mia nomina era di fare una gara per il general contractor a cui affidare il cantiere. La proposta fu respinta dal Comune di Milano perché c'era già Infrastrutture Lombarde» è stata la ricostruzione del commissario Expo.

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