«Servono infrastrutture ma anche banda larga»L'assessore alla Bocconi

Potenziare il trasporto pubblico su ferro, concludere le opere già iniziate e avviare una profonda riflessione su come realizzare le infrastrutture nel futuro prossimo. Il tutto nell'ottica della «frugalità», vera e propria parola d'ordine nella programmazione dei cantieri nei prossimi anni. Sono questi gli scenari descritti dall'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Andrea Gilardoni, intervenuto in Bocconi a un convegno, durante il quale è stato presentato lo studio «Le infrastrutture del futuro». Realizzata dall'Assessorato regionale la ricerca mette a fuoco sei ambiti infrastrutturali fondamentali (viabilità, ferrovie, aeroporti, logistica, utilities, telecomunicazioni), raccogliendo idee e contributi offerti da operatori e studiosi in vari comparti del Paese.

«Ci troviamo - ha detto l'assessore -davanti a un quadro complesso: non solo ci sono meno risorse finanziarie pubbliche, perché il modello storico che si basava sul finanziamento pubblico è praticamente finito, ma il nostro Paesefatica anche ad attrarre i grandi investitori internazionali a causa della burocrazia, dell'incertezza e della complessità dei processi autorizzativi». «Il futuro è anche estendere rapidamente la banda ultra larga all'intero territorio lombardo, perché questa è una condizione di sviluppo ineliminabile».

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