Sfida per Milano, Pisapia traballa Maroni vede il centrodestra unito

Si usa dire «parla a nuora perché suocera intenda». In questo caso è invece la moglie del sindaco, Cinzia Sasso, a rivelare in un'intervista che «Giuliano sa già cosa fare» sulla ricandidatura nel 2016, ma «pensa non sia giusto rispondere nei tempi che gli impongono gli altri. Chissà, potrebbe anche dirlo l'ultimo giorno». La suocera rompiscatole che si permette di dettare ultimatum a Pisapia è il Pd. Dopo un pressing a mezzo stampa, qualche settimana fa il segretario regionale Alessandro Alfieri, renziano della prima ora, ha ribadito al caro Giuliano che se vorrà tentare il bis sarà «il candidato di tutto il centrosinistra» ma dovrà decidere «entro e non oltre la primavera».

E tra gaffe (l'ultima sull'indagine per aver trascritto i matrimoni gay, smentita dalla Procura) e le liti tra Pd e sinistra radicale che non riesce più a governare (dopo M4, il convegno anti-Expo) diciamo pure che i renziani sono convinti - o speranzosi - che non aspetterà molto per annunciare il ritiro dalla corsa.

Nel centrodestra, passi avanti per il candidato unico di Lega, Fi e Ncd. «Per Milano saremo insieme» dichiara Maroni.