Tagli a chi accoglie gli immigrati Prima crepa nel muro di Maroni

La lite tra il governo e la Lombardia arriva sui banchi della maggioranza E sulla linea dura contro l'accoglienza, Ncd volta le spalle al governatore

Un provvedimento che «non troverebbe mai il sostegno di Ncd». Così gli «alfaniani» di Ncd si oppongono alla linea dura dei governatori del centrodestra (Maroni, Toti e Zaia) che vogliono bloccare l'arrivo di altri profughi e minacciano il taglio dei contributi ai sindaci che non chiuderanno le porte. «È inopportuno - dice Del Gobbo - qualsiasi provvedimento che preveda forme di penalizzazione per i Comuni». Duro anche l'ex ministro Maurizio Lupi: «Maroni eviti di fare il leghista alla Salvini». Una crepa difficilmente sanabile. Come conferma il capogruppo della Lega Massimiliano Romeo: «Credo che l'Ncd debba finalmente decidere da che parte stare, se con il governo Renzi o con il presidente Maroni».

Regge, invece, e anzi si rafforza l'asse tra Carroccio e Fi con la Gelmini che ribadisce la compattezza del patto di ferro: «Maroni, Toti e anche Zaia stanno alzando un argine contro la follia».

Niente rimpasto in Regione e accordo tra Fi-Lega anche sull'agenda scadenzata in quattro punti dalla Gelmini in un vertice ieri pomeriggio con Maroni: lavoro, welfare, casa e salute.

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