Il viaggio «leggero» dei volontari a Lourdes

Paola Fucilieri

nostro inviato a Lourdes

Ci sono arrivederci che pesano più di tanti addii. E andarsene da Lourdes, con la promessa di ritrovarsi qui con il medesimo entusiasmo al prossimo pellegrinaggio, non solo non è facile ma risulta inaspettatamente doloroso soprattutto per chi del posto non è proprio un veterano. Così, forse è proprio per alleggerire i cuori dei fedeli ambrosiani che si apprestano a tornare a casa che il saluto di monsignor Mario Delpini, ieri mattina subito dopo l'Angelus davanti alla Grotta di Massabielle, è inaspettatamente ironico e strappa applausi spontanei. «Mi avevano detto di portare l'ombrello perché a Lourdes fa sempre brutto tempo. Forse chi dà cattive notizie non è poi così affidabile» sorride l'arcivescovo di Milano. E aggiunge: «Chi se ne torna a casa lo farà arricchito della propria esperienza: siate sempre persuasi che la vostra vita è benedetta da Dio e che per chi vi incontra siete una benedizione».

Poco prima, davanti a oltre ottomila persone di ogni nazionalità raccolte intorno a lui per assistere alla Messa internazionale della domenica (tradotta in sei lingue) tenuta con il rito romano nella basilica di San Pio X (...)

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