Una bambina, Maria, contro altri 30mila bambini delle vacanze terapeutiche. Cè chi si ostina - e non sono pochi - a non voler distinguere tra il singolo caso della piccola violentata in patria e che - non dimentichiamo - in questo momento si trova in Bielorussia in un istituto per disturbi del linguaggio e il blocco dellinvio da Minsk dei bambini in vacanza. La differenza è stata molto ben descritta ieri da Furio Colombo, senatore Ds, nella seduta del Senato durante la quale era chiamato a rispondere il ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero: «Cera una notizia di reato certificata dai medici della Asl - ha detto Colombo -, chiediamo di sapere perché è stata ignorata». Ma la domanda è rimasta senza risposta.
Intanto sul «Il Cittadino», il settimanale della Curia, è stata pubblicata una lettera di Grazia Vitali Anselmi, responsabile dellassociazione Chernobyl Onlus che si occupa di vacanze terapeutiche che elogia il direttore del giornale per «la delicatezza e lobiettività con cui ha trattato la vicenda di Maria» e attacca i Giusto. «Troppo rumore intorno a una bambina incolpevole, troppi gesti forse di non vero amore da parte della famiglia ospitante, non affidataria né adottiva».
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