La moda italiana ammalia Dubai con Gucci e Fendi

Lo «stile Milano» conquista Dubai. Con un inconfondibile tocco di italianità, la nostra moda continua ad affascinare gli Emirati Arabi. Paesi che, secondo una ricerca dell'Osservatorio della Moda, «parlano sempre più italiano». Lo confermano la stampa locale - un articolo su cinque parla di noi -, l'aumento dell'export dall'Italia agli Emirati - ogni anno del 30 per cento, nel 2007 del 47 per cento -, e le sempre maggiori sinergie fra istituzioni locali e grandi nomi italiani.
E lo conferma Giovanni Bozzetti, presidente del Comitato Lombardia per la Moda, che ieri ha presentato la prima missione diplomatica e commerciale negli Emirati, che compirà in collaborazione con Fiera Milano e Camera di Commercio. «Le principali griffe italiane sono già alla ricerca di nuovi spazi in queste aree - spiega Bozzetti -.

Armani ha stretto un accordo con il gruppo Emaar per la costruzione di sette hotel di lusso e tre resort, Versace costruirà il secondo Palazzo Versace nel mondo. Per non contare i progetti di nuove boutique di Gucci, Bulgari, Fendi e Dolce&Gabbana».

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