Moda Tronconi (Smi): «Il peggio è passato Il made in Italy riparte dai mercati emergenti»

Orgoglio d’impresa e - sia pur moderato - ottimismo: in questo clima gli imprenditori di Sistema Moda Italia si preparano all’assemblea annuale di venerdì 30 aprile. Secondo l’indagine di Astra Ricerche, la grande maggioranza delle imprese del settore continua a credere nel ruolo chiave del made in Italy, e proprio per questo chiede con forza che sia tutelato dalla legislazione non solo italiana ma europea. Il modello italiano può superare la crisi: il 60% degli intervistati esalta il ruolo decisivo delle piccole imprese, garanzia di creatività, qualità, artigianalità, flessibilità e servizio al cliente. Condizione necessaria, però, è una maggiore collaborazione: servono alleanze, partnership, consorzi soprattutto per presidiare direttamente la distribuzione da parte delle imprese e per migliorare la penetrazione nei nuovi mercati.

«Sono quelli da cui ripartire per uscire definitivamente dalla crisi: il peggio è passato e il made in Italy ha ancora delle chances», ha detto Michele Tronconi, presidente di Smi. Intanto, torna a crescere la fiducia dei consumatori. Ad aprile, secondo l’inchiesta realizzata dall’Isae, l’indice si posiziona a 107,9 (era 106,3 a marzo), più che recuperando la flessione dell’ultimo mese.

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