Si definisce bionica Susanna. E un po di ragione ce lha visto che lungo la sua colonna vertebrale viaggiano i fili di un generatore a impulsi, impiantatole nelladdome. Oggi ride Susanna, cammina e osa perfino indossare tacchi alti, ma fino a pochi mesi fa era costretta su una sedia a rotelle. La sua fortuna: navigare on line. Su internet infatti, ha scoperto gli interventi di neurostimolazione antidolore sperimentati al Niguarda. Da uninformazione sul web, ha trovato il coraggio di lasciare Livorno e venire a Milano, per farsi curare. Una visita dietro laltra e poi lincontro con il dottor Paolo Notaro. Quindi lintervento, lo scorso gennaio, che ha fatto diventare limprenditrice toscana una dei primi italiani che convive con un neuro stimolatore di ultima generazione. «Mi ha ridato la vita - rivela sorridendo -: prima il dolore mi aveva tolto tutto».
È ricaricabile dallesterno come un telefonino il pacemaker speciale che le hanno impiantato, «ununica batteria - spiega Notaro - alimenta due stimolatori, attivi sui nervi cervicali e su quelli lombari». Allorigine, una grave vasculite presumibilmente su base immunologica. Una malattia che colpisce oltre 10 milioni di persone, di cui un milione nella sola Lombardia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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