Poco prima delle 21 di sabato 28 giugno la rete di trasmissione dei dati dei radar del nord-ovest si è guastata. A quanto si apprende un il guasto tecnico ha colpito il centro radar di Milano, uno dei quattro centri che gestiscono lo spazio aereo italiano e quello di Milano è deputato proprio all'area del nord-ovest. Le conseguenze sono state a cascata su tutti gli aeroporti della Lombardia del Piemonte, dove decine di aerei sono stati fermati a terra e cancellati. Quelli già in volo sono stati rimandati all'aeroporto di origine. Lo spazio aereo di Lombardia, Piemonte e Liguria non è praticabile. Il rateo zero è stato inviato alle 20.40 ma i primi problemi si sono registrati già a partire dalle 20.20 ma nel momento in cui si è capito che non si trattata di problemi passeggeri è stato deciso per la chiusura dello spazio aereo.
Sono 322 i voli coinvolti e il ritardio medio stimato è di 168 minuti. I tecnici si sono immediatamente messi al lavoro per capire la natura del guasto e trovare una soluzione e al momento il bollettino Notam indica che lo stop è previsto fino alle 23. I bollettini inviati ai piloti hanno indicato un generico "radar failure": tutti gli aeroporti di prossimità sono stati chiamati ad aprire le proprie piste per i voli diretti negli aeroporti del nord-ovest che non possono invertire la rotta e rientrare allo scalo di origine.
Come previsto nel bollettino Notam, verso le 23 sono ripartiti i primi voli dopo il blocco temporaneo degli aeroporti ma ci vorranno diverse ore prima che vengano smaliti, anche perché le informazioni riferiscono di un nuovo blocco subito dopo. "Presso il Centro di controllo d’area di Milano, responsabile della gestione del traffico aereo nell’area nord-occidentale del Paese, si è verificato un rallentamento al sistema di trasmissione dati", si legge in una nota di Enav.
"Per garantire i più elevati standard di sicurezza operativa, è stato deciso di sospendere temporaneamente le partenze e gli arrivi negli aeroporti interessati", conclude la nota. Le fonti del Corriere parlano di un "deterioramento della connettività" e non di un guasto informatico.