Nel 2008 calati i compensi dei capiazienda americani

Per la prima volta in questi ultimi anni gli stipendi dei supermanager delle aziende americane quotate in Borsa sono calati in media del 9% nel 2008, a causa della crisi. Almeno sulla carta, però, gli stipendi dei ceo, ossia i numeri uno, dei grandi gruppi Usa rimangono estremamente elevati. Guidano la classifica Sanjay Jha (Motorola), con 104,4 milioni di dollari, davanti a Lawrence Ellison, di Oracle (84,6 milioni), Robert Iger, della Disney (51,1 milioni), Kenneth Chenault, di American Express (42,8 milioni) e Vikram Pandit, di Citigroup (38,2 milioni). In realtà, come spiega il «New York Times» che ha stilato la classifica, le somme sono teoriche - almeno per alcuni dei ceo in questione - perché guidano aziende in difficoltà e parte della remunerazione è in titoli o stock option.

Il ragionamento vale, per esempio, per Jha (Motorola è in crisi) e per Pandit (Citigroup è al centro della bufera finanziaria). Un fatto colpisce: gli stipendi (e i bonus) dei dirigenti delle aziende quotate in Borsa non sembrano legati ai risultati ottenuti.

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