Mi sia consentita una lettera per il dottor Sessarego. Carissimo Piero, tutta la mia solidarietà e quella di tanti amici che da anni ti conoscono, per quella indegna e stupida comunicazione che ti hanno recapitato.
Nessuno si sogna di contestare il diritto allo sciopero ma è altrettanto vera la libertà di dissentire e deprecare certi provvedimenti assurdi verso colleghi che per tanti anni hanno espresso con chiarezza le proprie idee. Piero, non mollare, noi lettori de Il Giornale vogliamo continuare a leggerti.
A risentirci presto
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