Lurgenza di riaffermare questo principio è evidenziata dal sottosegretario allInterno, Alfredo Mantovano. «Assistiamo ad interventi costanti da parte dellautorità giudiziaria, lultimo caso clamoroso è quello di Modena, che generano confusione, aggirando le norme esistenti - spiega Mantovano -. È necessario dunque varare un testo che non lasci spazio ad ambigue interpretazioni su questioni eticamente sensibili come il consenso, lalimentazione, lidratazione, la ventilazione».
Questo ddl rappresenta per chi lo sostiene «la linea del Piave» che non va oltrepassata, una diga che deve frenare la deriva verso labbandono terapeutico del malato.
«Il testamento biologico, la Dat aprono le porte alleutanasia passiva. Il legislatore non può sancire una sorta di diritto alla morte - insiste la senatrice Bianconi -. E mai il medico può assecondare il desiderio di morte del paziente. Questo non significa né limitare il diritto alla libertà di cura per i cittadini né sconfinare nel territorio dellaccanimento terapeutico.
Duro lintervento di Massimo Polledri della Lega. «Non possiamo misurare la dignità umana dalle aspettative di vita - dice Polledri -. Fermiamo i nuovi barbari che vogliono lasciare indietro gli ultimi».
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