Nove mesi fa a Fiumicino fu strage alla fermata del pullman

Una tragedia quasi fotocopia a quella di ieri, accaduta tra l’altro non lontano da Acilia. È lo scorso 26 febbraio quando un’auto impazzita, dopo una tremenda carambola con altre auto, si abbatte sulla fermata dello scuolabus di via Montanari, a Fiumicino. Ancora una volta a innescare il dramma è l’alta velocità. Sono le 7.45 del mattino, una folla di bambini accompagnati dalle mamme sta aspettando il pullman del Comune. All’improvviso l’urto, violentissimo, una decina le persone che vengono travolte da una Wolkswagen a sua volta tamponata da un’altra auto: per cinque di loro non c’è nulla da fare. Vittime una donna romena di 32 anni, Roczika Ciobanu, e le sue due figlie, Bianca di sette anni e Ioana di 14. Sull’asfalto resta anche Marzia Micarelli, 36 anni, romana. Un’altra ragazzina di 13 anni, Jessica M., morirà poco più tardi in ospedale.

Otto in tutto i feriti, tra loro una donna di quarantanove anni e altre due bambine. Una, con lesioni al fegato e alla milza, si chiama Gaia, ha dieci anni ed è figlia di Marzia Micarelli. Suo fratello gemello, Yuri, quella mattina era rimasto a casa perché non stava bene.

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