Gentile direttore, l'assalto ai corridori del Giro di Padania da parte di comunisti di Rifondazione, Pd e similari, ammantati di bandiere rosse e bandiere italiane, con improvviso fervore nazionale, riporta alla memoria un episodio purtroppo dimenticato.
Il 30 giugno 1946, comunisti italiani filo titini, interruppero a sassate la tappa Rovigo-Trieste del Giro d'Italia, presso Pieris. Allora le bandiere erano solo rosse, Tito rappresentava il loro riferimento e il giro d'Italia non doveva raggiungere Trieste. La loro patria era la Jugoslavia comunista.
Il giornale comunista triestino «Il Lavoratore», giustificava l'impresa come oggi i giornali di sinistra giustificano l'attacco al giro di Padania.
Per la cronaca la tappa dovette essere interrotta, ripresa simbolicamente a Miramare e vinta dal triestino Giordano Cottur.
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