Tra nuovi zelandesi e malesi del Mali

C ome si chiamano gli abitanti del Mali? E quelli della Nuova Zelanda? Adesso accendo il televisore così mi informo un po’. Negativo. Capita, dunque, che durante la partita della Supercoppa di calcio tra Milan e Siviglia un paio di calciatori della squadra andalusa, per la precisione Keita e Kanoute, siano nati nel Mali. Va da sè che siano maliani, secondo vocabolario e dizionario geografico, ma per il telecronista essi sono malesi, a loro insaputa dunque. Da africani traslocati direttamente in Asia minore, in una sola sera, addirittura nel Principato di Monaco.
Capita poi che, ai campionati mondiali di canottaggio, gli atleti della Nuova Zelanda portino a casa tutto l’oro che possono.

Per l’eccitato telecronista di Eurosport essi sono «nuovi zelandesi», differenti dunque dai vecchi e/o antichi, facendo tornare alla mente Ruggero Orlando che nelle sue corrispondenze televisive in bianco e nero si presentava così: «Qui Nuova Iorke». Nel contratto di assunzione non è prevista la consulazione dell’enciclopedia ma a volte, tra un quattro-tre-tre e un’acqua-due, basterebbe una telefonata. Cercando di non sbagliare prefisso. \

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