Un nuovo Romeo e Giulietta con il ritmo dei videoclip

Lei giovane pachistana, lui coetaneo inglese nel Nord del Regno Unito. E poi l’amica del cuore della ragazza asiatica che s’invaghisce del fratello di lei. Scoppia l’amore ma, ancora oggi, le distanze tra i due mondi, per via dei familiari ma anche degli amici, sono abissali. Ecco l’ennesimo Romeo e Giulietta del terzo millennio (ma la classica fuitina funziona sempre), qui in versione doppia coppia, diretto dall’esordiente Dominic Savage che cerca di offrire uno spaccato verosimile delle differenze, storiche e culturali, tra i sempre più stranieri asiatici e i sempre meno inglesi autoctoni. Savage, autore anche della sceneggiatura, per raccontare questo mondo adotta un punto di vista preciso ma un po’ monocorde, quello dell’aspetto sessuale attraverso cui fa sprigionare il dramma dei suoi personaggi e dei legami interrazziali.

Non c’è politica e per fortuna neanche tanta sociologia, ma una lucida e per certi versi allarmante descrizione, che sarebbe stata ancora più efficace senza l'utilizzo sconsiderato della musica e dello stile videoclip, di come il sesso per alcuni giovani sia diventato una banale mercificazione e per altri l'unico modo d'esprimersi veramente.

LOVE+HATE (Gran Bretagna, 2006) di Dominic Savage, con Samina Awan, Peter O’Connor. 86 minuti

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