Oggi il Brasile esporta più calciatori che banane

Al Brasile conviene di più esportare giocatori che banane. È quanto emerso dal confronto tra i dati relativi al trasferimento di calciatori nei maggiori club europei e le entrate frutto delle esportazioni di prodotti tipici. Nel 2005, anno in cui il trasferimento di giocatori all’estero ha toccato il massimo storico, le finanze carioca hanno registrato 159 milioni di dollari di entrate per 857 calciatori, a fronte dei 33 milioni di dollari intascati grazie all’esportazione di 64 milioni di tonnellate di banane. Nel 2006, malgrado una leggera flessione, la vendita dei calciatori ha fruttato la cifra di 131 milioni di dollari, superando di gran lunga le entrate per la vendita di aragoste (83 milioni), grano, papaya, mele. Quest’anno il trasferimento dei campioni verdeoro in Europa è aumentato: circa 600 giocatori nei primi sei mesi dell’anno, ma il loro valore è in calo per la bilancia delle entrate brasiliana. Nemmeno 50 milioni di dollari.

«Colpa» dei club esteri che tendono, negli ultimi anni, a selezionare e acquistare giocatori sempre più giovani. I grandi club cercano di catturare e portare in Europa baby fuoriclasse che costano meno ma promettono di diventare i Kakà del domani.

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