«Oggi come Eriksson domani come Boskov»

«Per noi il prossimo sarà l'anno zero». Walter Novellino guarda avanti ma ha un grande record da battere. Un record che lo ha spinto a non mollare, nonostante gli errori e le difficoltà di quest'anno: «Quattro anni di Sampdoria, proprio come Eriksson, ma il mio obiettivo è raggiungere Boskov». Una vita in blucerchiato, insomma. Ma prima c'è da fare una cosa: «Pace con i tifosi, perché credo di essere stato frainteso - continua il tecnico blucerchiato - sono molto schietto, odio perdere e questo la gente lo sa. Però c'è stato un equivoco perché io ho sempre rispettato le loro scelte, mi sono solo arrabbiato quando qualcuno ha detto che i mie giocatori in campo non davano tutto. Ho considerazione per quello che pensa la Gradinata, anzi devo dire solo grazie a chi ha continuato a sostenerci dopo quella sfilza di risultati negativi. Da molte altre parti questo non sarebbe accaduto».


Novellino fa un passo indietro e uno avanti: «Con il Livorno volevo vincere e non è vero che ci bastava un pareggio, ma adesso dobbiamo pensare al futuro, che si chiamerà Volpi, Flachi e Castellazzi. Mi dispiace per Diana, abbiamo fatto di tutto per mandarlo ai Mondiali».

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